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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Emil Schult e Emma Nilsson
venerdì 20 luglio 2018, ore 19.30
Munizioniere
A cura diVirginia Monteverde e Paolo Tarsi
 
Ingresso libero, consigliata la prenotazione a artcommissionevents@gmail.com

Transhuman Art Critics è il progetto multimediale degli artisti Emil Schult ed Emma Nilsson che esplora l’evoluzione della musica elettronica fino a fonderla in un percorso che unisce reperti archeologici e arte digitale.
Dopo aver toccato le città di Berlino, Düsseldorf, Hagen, il Reading Fringe Festival (UK) e la Cina, l’evento viene presentato a Palazzo Ducale di Genova in una prima assoluta per l’Italia a cura di Virginia Monteverde e Paolo Tarsi.
Organizzato da ART Commission Events e Anitya Records, il concerto si svolge in collaborazione con Goethe-Institut Genua, Acanto Publishing, Farmhouse Studio e Ventura Edizioni.

Emil Schult è un artista visivo, poeta e musicista, il cui lavoro spazia da opere nello spirito di Fluxus fino a testi e copertine di dischi che hanno cambiato la storia del pop.
Durante i suoi studi all’Accademia d’Arte di Düsseldorf si forma con Dieter Roth, Joseph Beuys e Gerhard Richter, personalità di grande rilievo che hanno sostenuto l’approccio poetico di Schult alle arti. Nei primi anni ’70 costruisce strumenti elettronici ed entra a far parte dei Kraftwerk, inizialmente come componente effettivo della band, in seguito come membro esterno. Ed è in questa seconda veste che, nell’arco di una proficua collaborazione durata un decennio, ha scritto testi per brani divenuti autentici classici come “The Model”, “Computer Love”, “Pocket Calculator” – è anche tra gli autori di “Talk” dei Coldplay – e ha creato artwork per album di culto quali “Autobahn”, “Radio-Activity” e “Trans-Europe Express”, tali da far parlare di lui come la risposta tedesca a Andy Warhol.
D’altra parte la musica dei Kraftwerk è stata fonte di ispirazione per artisti del calibro di David Bowie, Depeche Mode, Madonna, Michael Jackson, Human League, Blondie, Ultravox, John Foxx, Aphex Twin, Björk, Joy Division, Franz Ferdinand, ma anche al centro di cover e celebri campionamenti da parte di U2, Tangerine Dream, Simple Minds, Siouxsie and the Banshees, Balanescu Quartet, Afrika Bambaata (“Planet Rock”) e New Order (“Blue Monday”).
Dalla metà degli anni ’80, Schult lavora con video e immagini animate al computer, abbracciando al contempo l’antica tecnica della pittura su vetro. La sua attenzione si concentra sul potenziale visionario dell’arte e i suoi dipinti più recenti indagano la connessione tra esseri umani, tecnologia e vastità dello spazio.
 
Emma Nilsson compone installazioni sonore e ha curato, in qualità di DJane, la sonorizzazione di eventi site specific per musei e gallerie. Ha partecipato inoltre a film e performance degli artisti Ellen Cantor, Yorgos Sapountzis, Michael Riedel, Maija Timonen e le sue esibizioni sono state presentate a SMAK Ghent, Museum der Dinge di Berlino, Kunsthaus di Zurigo e Theater Hebbel am Ufer di Berlino. Scrittrice ed editore, ha curato numerose pubblicazioni, tra cui il catalogo “Fluxus to Future” di Emil Schult e libri d’artista.

Alcune opere di Schult saranno esposte fino al 29 luglio a Sala Dogana, in occasione della mostra Bad Consumers che anticipa l’atteso ritorno discografico di Paolo Tarsi previsto a fine estate con un doppio album dal titolo “A Perfect Cut in the Vacuum”, in uscita per Acanto e la sua nuova etichetta Anitya Records, di cui l’artista tedesco ha curato la grafica.