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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Il virtuosismo negli spazi:
la Volta Barberini di Pietro da Cortona
 
giovedì 14 marzo, ore 21
Sala del Maggior Consiglio

Il Trionfo della Divina Provvidenza di Piero da Cortona, dipinto tra il 1633 e il 1639, non è semplicemente un affresco monumentale che ricopre interamente la volta del salone di Palazzo Barberini a Roma, ma è un vero e proprio manifesto della pittura barocca. Del Barocco presenta tutte le caratteristiche, e le esalta: teatralità, mitologia, soggetto sacro, scenografia.
I precedenti illustri sono Michelangelo, Raffaello e soprattutto Annibale Carracci, ma Piero da Cortona riesce a dilatare lo spazio, o meglio, a dare l’illusione dello spazio aperto, come nessun altro era stato capace di fare prima. Stucchi e sculture dipinte disegnano uno spazio finito, letteralmente invaso da figure mitologiche e elementi arborei che donano un effetto di profondità e aprono su uno spazio infinito, al centro del quale spiccano le api, simbolo della famiglia Barberini.
Tutta la volta rappresenta infatti la celebrazione della famiglia: la Divina Provvidenza trionfa e ordina all’Immortalità, personificata, di incoronare come papa Maffeo Barberini, eletto papa con il nome di Urbano VIII dieci anni prima, nel 1623.
Piero da Cortona è uno degli architetti più significativi del barocco romano insieme a Bernini e Barberini, guarda all’antico e a Bramante, e nel suo virtuosismo architettonico riesce a tradurre la plasticità tipica del barocco sia in architettura sia in pittura, creando un affresco unico come la volta Barberini.

Rassegna I Capolavori raccontati, a cura di Marco Carminati.
Realizzata in collaborazione con UTET
 
 
 
 
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Iscrizioni al tavolo d’ingresso in Sala, prima della conferenza