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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Sala Dogana, dal 30 novembre al 17 dicembre 2017
A cura di Liliana Iadeluca e Alberto Terrile


Il light painting ossia ‘Disegnare con la luce’ è a tutti gli effetti una forma d’arte che scaturisce da una tecnica fotografica utilizzando un tempo di posa molto lungo per impressionare tracce e segni luminosi. Possiamo quindi “dipingere nell’aria” utilizzando una sorgente luminosa, proprio come se fosse un pennello e creare immagini spettacolari su una tela immaginaria. Le sorgenti luminose possono essere di forme e colori diversi per ottenere risultati di volta in volta unici e incredibili. Si possono quindi creare ritratti personalizzati, oppure illuminare spazi interni o esterni in un modo effimero, o molto più semplicemente usare una o più sorgenti luminose con forme e stili diversi per formare trame luminose. Tutto ciò viene creato per mezzo di questa tecnica particolare utilizzando la macchina fotografica come strumento creativo e gli scatti risultanti non sono ritoccati con programmi di fotoritocco (ad es.Photoshop), ma restituiscono esattamente ciò che la luce ha impresso durante il lungo tempo di esposizione. Per ottenere i migliori risultati il light painting deve essere eseguito nell’oscurità sia in interno, sia in esterno.
Il Light- painting però ha origini scientifiche; già nel 1889 i francesi Etienne-Jules Marey e Georges Demeny impressero scie luminose in un’immagine fotografica per il programma di ricerca che doveva portare alla creazione della ‘Station Physiologique’ nata nel 1882 nel Bois de Boulogne. Hanno sviluppato diverse tecniche fotografiche per studiare con la luce il movimento umano e persino quello dei cavalli. Esistono foto in cui possiamo vedere una scia di lampadine ad incandescenza attaccate al corpo del Demeny mentre si muove di fronte alla fotocamera.
Altri esperimenti scientifici li troviamo nel 1914 quando Frank Gilbreth (USA) sistema delle piccole lampadine alle maniche del personale per controllare il processo di lavoro utilizzando la lunga esposizione, con l’obbiettivo di ottenere una mappa di movimenti dei lavoratori.
Nel tempo il Light Painting è passato da esperimento scientifico ad una vera e propria forma d’arte. Del secolo scorso ci rimangono parecchie testimonianze come, ad esempio, quelle di Man Ray e Gjon Mili (che immortalò Pablo Picasso in una serie di meravigliosi segni luminosi).
In seguito molti altri artisti si sono cimentati con tecniche sempre più evolute creando immagini entusiasmanti utilizzando la pellicola e dovendo attendere il tempo dello sviluppo e della stampa per verificarne i risultati.
Con le nuove tecnologie e l’avvento del digitale nella fotografia, coloro che ‘dipingono con la luce’ si sono moltiplicati, fino a formare una vera e propria corrente che attira artisti da tutto il mondo.
Da qualche anno il light painting è “entrato” all’Accademia Ligustica di Belle Arti praticato in sinergia da Alberto Terrile (fotografo e docente di Fotografia Digitale e Analogica) e Liliana Iadeluca (light designer e docente di Illuminotecnica).
Insieme hanno creato eventi dedicati a questa innovativa forma d’arte, coinvolgendo numerosi studenti e facendo scoprire loro una nuova frontiera della fotografia e della luce.
 
Light painting is a form of art based on the use of long exposure photography to capture light traces and trails. It is just like painting in the air: using a source of light as though it was a brush, stunning images are created on an imaginary canvas. Light sources of all shapes and colours can produce astonishing, unique results. They may be used to personalise a portrait, or to fleetingly illuminate an indoor or an outdoor space: more simply, they can be used to conjure up light patterns of all shapes and styles.
Light painters use their camera as a creative tool. Their shots are not adjusted via some photo editing software: they accurately show light effects as captured with long exposure. In order to produce the best results, light painting needs almost total darkness.
Light painting has its roots in scientific research. In 1889, Etienne-Jules Marey and Georges Demeny captured light trails in a photo image while working on the project that led to the creation of the “Station Physiologique” at the Bois de Boulogne in 1882. They developed a set of light photo techniques to study the movement of human bodies, or of horses. In some of these photos, you can see Demeny moving in front of the camera with incandescent bulbs fastened to his body.
Other experiments followed in 1914, when the American Frank Gilbreth attached small bulbs to the sleeves of his workers to trace the movements of their hands: he used long exposure to map and study their actions at work.
In the following years, light painting became a veritable form of art, as witnessed by the works of Man Ray and Gjon Mili (who immortalised Pablo Picasso in a series of wonderful luminous signs). Many other artists later experimented with advanced techniques of light painting using photographic film: images had to be developed and printed for the results to be visible.
With the advent of new technologies and digital photography, light painting has boomed, and is now attracting artists worldwide. At Genoa College of Fine Arts, Prof. Alberto Terrile (photographer and photography teacher) and Prof. Liliana Iadeluca (light designer and light design teacher) have cooperated to organise light painting events, and encourage their students to fully discover the aesthetic potential of this novel art form.