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Fondazione Palazzo Ducale Genova

La regione intorno al Monte Bego, nella Alpi Marittime dell’entroterra di Ventimiglia (provincia di Imperia), comprende alcune vallate (Valle delle Meraviglie e Fontanalba) caratterizzate da paesaggi aspri e suggestivi, cosparsi di blocchi, lastroni, pareti rocciose sulle quali sono state incise decine di migliaia di figure.Le più recenti sono del nostro secolo, ma le prime ci riportano ad oltre 2000 anni AC, quando il Monte Bego era una montagna sacra e le vallate intorno costituivano un grande santuario all’aperto, frequentato durante l’estate dalle popolazioni circostanti.Le figure rappresentano migliaia di animali cornuti, scene di aratura, carri, pugnali, alabarde, uomini in varie pose, segni geometrici di vario genere ed alcuni straordinari personaggi chiamati “Capo Tribù”, “Stregone”, “Danzatrice”, “Dea Terra” …
Questo eccezionale complesso di incisioni permette di avanzare ipotesi sul mondo simbolico e spirituale di antiche popolazioni della Liguria protostorica.Le raccolte del Museo di Archeologia di Genova furono arricchite negli anni ’20 da una piccola collezione di circa 100 disegni e ‘calchi’ eseguiti dal primo studioso scientifico dei graffiti rupestri di Monte Bego, Clarence Bicknell, nell’estate del 1897, cento anni fa. Questi materiali vengono oggi presentati al pubblico nell’ambito di manifestazioni ed iniziative anche a carattere internazionale, come l’inaugurazione del Museo delle Meraviglie a Tenda, ed a seguito dei risultati di decenni di ricerche effettuate dagli studiosi francesi nella regione del Monte Bego.