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Loggia della Mercanzia - Piazza Banchi

Fondazione Palazzo Ducale Genova

In mostra sono esposti oltre 30 reperti fossili, tutti pezzi originali provenienti dal Palæontological Centre, Mongolian Academy of Science di Ulaan Bataar, Mongolia. Questa collezione di fossili è sicuramente la raccolta più importante che sia mai stata presentata sino ad oggi, sia per il numero di reperti presenti che per la loro rarità. In relazione ai gruppi di dinosauri carnivori, infatti, la collezione mongola non ha eguali al mondo. Tutti i reperti sono stati rinvenuti nei giacimenti cretacici (65 – 125 milioni di anni fa) del Deserto dei Gobi in Mongolia: questo sterminato deserto costituisce ancora oggi uno dei maggiori giacimenti di dinosauri del mondo, poichè le particolari condizioni climatiche di tale ambiente hanno permesso un’eccellente consevazione dei fossili. Gli scheletri esposti sono di vario genere e dimensione. Tra i numerosi reperti due giganteschi TARBOSAURI (oltre 10 metri di lunghezza), parenti coevi dei Tirannosauri americani; i GALLIMIMI; gli immensi arti superiori del DEINOCHEIRO, sauro dalle “terribili mani” con gli artigli lunghi più di trenta centimetri; l’agile scheletro dell’OVIRAPTOR e moltissimi altri ancora. Tra gli scheletri più piccoli in esposizione, un esemplare di PROTOCERATOPO appena uscito dal nido, e i resti di un ADROSAURO, sauro dal “becco ad anatra”, lungo poco più di trenta centimetri. Arricchiscono la collezione alcuni rarissimi embrioni e uova di dinosauro. A completare la mostra troviamo una serie di modelli animati che prospettano al pubblico il presumibile aspetto, nonchè il suono e il movimento, di alcuni gruppi di dinosauri. I modelli, grazie alla notevole abilità artistica con cui sono stati realizzati, sono estremamente spettacolari e cattureranno la curiosità di ogni visitatore sia grande che piccino. La mostra è corredata da didascalie esplicative e da fotografie che facilitano e completano il percorso. Nella sua globalità, questa importante esposizione condurrà il visitatore a conoscere l’aspetto di questi misteriosi rettili e ad immaginare i luoghi e gli ambienti in cui vivevano milioni di anni orsono.